Genitori e docenti: serve un’alleanza capace di costruire «realtà educanti»

Si sa, essere genitore è il mestiere più difficile del mondo…; Sei
un insegnante? Ci vuole coraggio, io con tanti bambini impazzirei … Frasi che tante volte ci capita di ascoltare, il più delle volte le lasciamo andare, qualche volta annuiamo con compiacenza, ogni tanto (troppe poche volte) ci soffermiamo a riflettere sul fatto che il futuro del mondo è affidato proprio a queste due “categorie umane”: sono soprattutto i genitori e gli insegnanti che progettano, curano e lavorano affinché l’uomo di domani sia il migliore uomo possibile.
Il rapporto tra genitori ed insegnanti è sempre stato oggetto di studio, di analisi pedagogica, psicologica, psicoanalitica, un rapporto troppo spesso sbilanciato, per preparazione culturale, per età, per potere decisionale, prima a vantaggio degli insegnanti, successivamente sbilanciato
a vantaggio dei genitori. Solo negli ultimi anni quello tra insegnanti e
genitori è divenuto un rapporto teso all’equilibrio e all’alleanza e questo da quando abbiamo iniziato a sentire la consapevolezza che la responsabilità educativa è nelle mani di tutti i membri della comunità, in maniera trasversale, diffusa e non delegabile.
Il concetto di comunità educante, storicamente presente nei piccoli
centri della nostra penisola e dei vecchi continenti, così come nelle
tribù e nei villaggi prima della colonizzazione è stato finalmente riaffermato e perseguito. Proprio per questo i genitori e gli insegnanti insieme, ovvero gli attori protagonisti della comunità educante sono chiamati con forza a promuovere e attuare modalità di lavoro integrate, che favoriscano una piena alleanza educativa, che sappiano valorizzare le risorse relazionali e emotive delle famiglie e della scuola e favorire le relazioni comunitarie, tanto più nel caso di situazioni di disagio emergenti, quali la genitorialità allargata o in quelle legate al mondo della scuola: bullismo, abbandono scolastico, coinvolgimento in atti di devianza etc.
La crisi sanitaria dell’ultimo biennio può essere una ottima opportunità
affinché la relazione tra i papà e le mamme da una parte e i maestri e i
professori dall’altra, possa continuare a rafforzarsi, possa convergere in
un patto di sangue, la storia ci racconta che le alleanze più proficue e
durature vengono sancite proprio al cospetto di un pericolo.

Ettore Tavoletta, psicologo e insegnate

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